Il filo invisibile che lega i grandi temi di attualità

In questi giorni si parla di inflazione, di guerra, di siccità e della nuova ondata di covid. Cosa lega questi argomenti?

Di sicuro le scelte del nostro governo, forse anche altro. Al momento è evidente il nesso tra l’invasione russa in Ucraina e l’inflazione volata oltre l’otto per cento in area euro. Famiglie e imprese sono alle prese con rincari energetici e alimentari, e fin qui nulla di nuovo.
Ma la siccità e il covid che c’entrano? Per capirlo bisogna andare indietro nel tempo di oltre trent’anni, fino al termine della guerra fredda. Il 26 dicembre 1991 cessava di esistere l’Unione Sovietica mentre due anni prima, il 9 novembre 1989, era caduto il muro di Berlino.
Iniziava una nuova epoca sotto molti punti di vista. Un’epoca segnata dalla pace, dalla crescita economica, dall’incredibile avanzata della scienza e della tecnologia.
Per tre decenni abbiamo creduto che il sole avrebbe illuminato per sempre l’umanità, che la medicina avrebbe sconfitto le malattie, che la tecnologia avrebbe creato ricchezza, che la globalizzazione avrebbe ridotto le disuguaglianze sociali.
Ma oggi abbiamo contezza che non è andata così. Nel goderci la tranquillità da una sponda all’altra dell’oceano, abbiamo spento proprio quei sistemi di allarme che hanno permesso alle democrazie occidentali di godersi il più lungo periodo di pace che vi sia mai stato.

Abbiamo dimenticato di spiare il nemico, di controllare la salute dell’ambiente, di prevenire catastrofi umanitarie e sanitarie.
Eppure di avvisaglie ve ne sono state, ma tutto sommato aver combattuto Al-Qaeda e Isis, se da una parte ci ha distratti, dall’altra ci ha consegnato la sensazione di possedere gli strumenti per avere il controllo anche delle situazioni più spinose.
Ed è proprio in questo lungo periodo di distrazione da parte dei governi occidentali, in primis quelli aderenti alla Nato, che è cresciuto il nesso tra tutti i grandi temi dei nostri giorni.
Problemi apparentemente disconnessi, come la siccità e la guerra, l’inflazione ed i cambiamenti climatici, in realtà sono strettamente collegati.
Non sarà possibile disinnescare un problema alla volta. Non ci sarà un nuovo ciclo di crescita economica senza aver risolto i conflitti bellici, non ci sarà acqua a sufficienza se non faremo abbastanza per salvare l’unico pianeta in cui c’è vita. Il periodo della guerra fredda è stato uno dei momenti più bui dell’umanità, ma in compenso la diffidenza generalizzata generava un livello di attenzione talmente elevato da impedire ad entrambi i blocchi di commettere passi falsi.

Se quel livello di attenzione non fosse venuto meno dopo la caduta del muro di Berlino, forse oggi i temi d’attualità sarebbero altri.

Articolo di Lello Piperno

03/07/22